Nuovi sviluppi sulle indagini legate alla morte del calciatore argentino Emiliano Sala. Il ventottenne, che aveva appena firmato per il Cardiff, è deceduto il 21 gennaio in seguito ad un tragico incidente aereo sulla Manica a nord di Guernsey. Il suo corpo fu poi trovato successivamente, il 4 febbraio.

Gli investigatori parlano di un “potenziale e fatale” livello di monossido di carbonio. Dagli ultimi accertamenti emerge che Sala avrebbe avuto un livello di monossido di carbonio nel sangue del 58%, valore che può causare convulsioni, perdita di coscienza e attacchi di cuore. Un nuovo rapporto sugli incidenti aerei ha rivelato che i rapporti di tossicologia avevano rilevato livelli elevati di gas nel sangue di Sala.
Anche il pilota David Ibbotson, il cui corpo non è mai stato trovato, potrebbe essere stato colpito da avvelenamento da monossido di carbonio a bordo dell’aereo. L’AAIB (Air Accidents Investigations Branch) ha affermato che “in questo tipo di aeromobile la cabina di pilotaggio non è separata dal resto del velivolo per cui è probabile che anche il pilota sia stato colpito dall’esposizione al monossido di carbonio“.